La scuola del corallo

Scuola di corallo a Livorno
Scuola di corallo a Livorno

A Pisa prima e, successivamente, anche a Livorno, erano state create per volere granducale delle istituzioni benefiche, che accoglievano ragazze indigenti o orfane allo scopo di evitare l’accattonaggio: erano queste le “Pie case delle povere mendicanti”, nelle quali era data alle ricovera- te un’istruzione elementare ed era insegnato un mestiere. Furono create anche scuole di cucito, di ricamo, di merletti, di tessitura e per cameriere. Nei primi anni del 1700 per disposizione granducale fu istituita a Livorno la scuola del corallo che restò attiva fino agli ultimi anni del 1800 sostenuta economicamente dai proprietari dei più importanti laboratori di corallo. Le alunne ricevevano un compenso per il loro lavoro e, le migliori, anche un premio in denaro a fine anno; queste somme erano destinate a costituire una dote per quando si fossero sposate. Le fanciulle ospitate nella Pia casa raggiunta la maggiore età venivano dimesse, ma continuavano il loro lavoro di corallaie presso le loro abitazioni sparse per le campagne pisane e livornesi. Nei primi vent’anni del 1800 a Livorno i laboratori dei Medina, dei Franco e degli Attias erano ancora i più importanti. Fra i proprietari di opifici più impegnati a mantenere attiva la scuola del corallo fu un imprenditore: Giovanni Santoponte, di famiglia cristiana di origine campana, ma trasferitosi a Livorno nel 1844.

La ditta Santoponte partecipò e fu premiata all’esposizione italiana di Firenze del 1861 e a quella di Vienna del 1873 e risultò la più importante per criteri espositivi, preziosità degli oggetti esposti e ricevette una medaglia al merito. Dopo quasi un secolo di vita gloriosa questa ditta chiuse definitivamente nel 1930 a seguito della grande crisi economica del 1929.

Nel 1865 a Livorno si era costituita una nuova impresa: l’opificio di Giovacchino Chayes, ebreo livornese proprietario di un grande edificio fra Piazza Cavour e via Ricasoli. Anch’egli sovvenzionò, come i Santoponte, la scuola di corallo presso il ricovero di mendicità. Questo laboratorio restò attivo con alterne vicende fino alla prima guerra mondiale. Nella metà dell’800 a Livorno operavano ancora i laboratori dei Raffaelli, Tedesco, Buttel, Mandolesi, Franco, Scalabrino, Ambron, Attias, Abudarham; quest’ultima famiglia, imparentata più volte coi Franco, aveva dimore affrescate a Pisa in via Cacciarella e via Santa Cecilia. Solo alcune di queste ditte rimasero attive con alterne vicende fino ai primi decenni del XX secolo.